Devo innanzi tutto fare una precisazione prima di questo post: devo chiedere scusa a uolter che ne ha appena scritto un'altro contenente una citazione dello stesso autore da un altro libro; non sapevo che lui l0 avesse fatto quando ho deciso di scrivere questo post (l'ho infatti deciso stamani, durante la lezione di biochimica mentre finivo di leggere "Senza sangue"), inoltre credo che possa essere interessante un cronfronto fra le due citazioni perchè entrambe sono ricce di spunti di riflessione che possono andare ad arricchire il proprio PLE (sono appena reduce dallo svolgimento, parziale, dell'assignement4).
"C'erano un sacco di cose che dovevamo distruggere per poter costruire quello che volevamo, non c'era altro modo, dovevamo essere capaci di soffrire e impartire sofferenza, chi avrebbe tollerato più dolore avrebbe vinto, non si può sognare un mondo migliore e pensare che te lo consegneranno solo perché lo chiedi, quelli non avrebbero mai ceduto, bisognava combattere."
"Per quanto uno si sforzi di vivere una sola vita, gli altri ce ne vedranno dentro altre mille, e questa è la ragione per cui non si riesce a evitare di farsi male."
"Capiva solo che nulla è più forte di quell'istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell'istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d’improvviso clemente. E senza sangue."
(Senza sangue; Alessandro Baricco)
Per altri spunti : http://waltercolvudoppio.blogspot.com/
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scrivo dal computer (quasi) accanto al tuo (ce tristezza) per dirti che la tua slide è troppo bella, adoro Monet, Van Gogh e Friedrich (non so se si vede dal mio blog)
RispondiEliminacompliments! (il post lo leggo stasera, ora sono troppo rintronata!)
Uh grazie per la citazione, ora ti cito anche io nel mio!
RispondiEliminaChe dire, sai benissimo che Baricco è fra i miei scrittori preferiti in assoluto. "Senza Sangue" è un libro un po' diverso dagli altri, un po' più semplice e con possibilità,se si vuole, un po' meno ampia di interpretazione. Rimane bellissimo...e hai azzeccato esattamente le stesse citazioni che avrei riportato io da quel breve racconto. Bravo, mi fa piacere ti sia piaciuto (prossimo passo: leggere "Castelli di Rabbia", ci conto eh!)
Alla giulia devo dire un grazie gigante per avermi istruito sull'esistenza della slide e soprattutto per aver cercato di insegnarmi a farla.
RispondiEliminaA uolter devo dire che probabilmente la mia vena poetica non è abbastanza sviluppata per capire fino in fondo quelli che te e gnamo considerate i libri più belli di Baricco..
Comunque proverò a leggere "Castelli di rabbia".